gianni, infiltrato
15 images Created 4 Aug 2015
Gianfranco Franciosi è il primo e unico infiltrato civile della storia italiana. Dopo aver operato in incognito per quattro anni, Gianni ha deciso assieme alla moglie di uscire dal programma di protezione dei testimoni di giustizia a seguito dei problemi e delle gravi mancanze di cui è stato vittima. La sua vicenda, raccontata da Federico Ruffo nel libro “Gli Orologi del Diavolo”, comincia una decina di anni fa quando si insospettisce a seguito dell'uccisione di un suo cliente romano. Chiesto consiglio alla polizia il caso sembra non coinvolgerlo. Dopo molti mesi tuttavia, un esponente di spicco del narcotraffico internazionale, Elías Piñeiro, chiede a Gianni di modificare un'imbarcazione per i suoi traffici. Tornato dalla polizia, si troverà ad acconsentire alle richieste del boss, stretto fra la pressione ufficiosa degli inquirenti e una condizione psicologica articolata, dove il senso del dovere si mescola alla percezione di una scelta eroica e coraggiosa. Gianni modificherà molte imbarcazioni per Piñeiro e ne diverrà pilota. Tuttavia, a fronte delle difficoltà di cooperazione fra le forze dell'ordine europee, sarà costretto a rimanere sette mesi in una prigione francese. Nonostante ciò il cartello valuta positivamente il suo silenzio in carcere. Questo permetterà alla polizia di portare a termine l'“Operazione Albatros”, con la quale verranno sequestrate una decina di tonnellate di droga e per la prima volta nella storia di provare l'esistenza delle “navi madri”, ovvero il complesso sistema usato dal narcotraffico per organizzare la logistica di smistamento con gli intermediari. In seguito, grazie alle abilità di Gianni come infiltrato, la polizia arresterà gran parte del cartello spagnolo nell'Operazione Freeway. Gianni viene sottoposto di diritto al programma di protezione dei testimoni di giustizia: ma nonostante le vicende subìte, il rischio per sé e per la propria famiglia e l'attività imprenditoriale sul lastrico, le condizioni peggiorano. Sarà infatti costretto a cambiare quattro volte città per le carenze del programma (lo contattano alcuni emissari dei di Lauro, l'acquirente napoletano di Piñeiro). Nel frattempo scopre che l'esperienza di molti testimoni di giustizia è analoga alla sua. Emergono quindi i racconti di Giuseppe Carini o Ignazio Cutrò e, ancora, la tragica vicenda di Lea Garofalo. Gianni decide così di uscire volontariamente dalla dubbia protezione dello Stato. Dopo questa scelta radicale, è consapevole del pericolo che vive quotidianamente ed ha deciso così di rendere pubblica la sua storia. Secondo le sue stesse parole questa è l'unica strada per guadagnare tempo. | Gianfranco Franciosi is the first and only civil infiltrated in the Italian history. After working undercover for four years, Gianni and his wife decided to leave the witness protection program as a result of the many problems and serious failures of which he was victim. [For the extended version, please contact me.]